Come snellire le gambe
Snellire le gambe è l’obiettivo di molte donne. E’ importante specificare che quando si fanno esercizi fisici o si segue una dieta ipocalorica per perdere peso, non è possibile perdere massa in modo selettivo: in base al proprio metabolismo verranno attaccati i depositi adiposi di vari comparti del corpo. Più che spiegarvi come snellire le gambi possiamo vedere come tonificarle, per snellire le gambe, come per snellire qualsiasi altra parte del corpo, occorrerà seguire una dieta a basso regime calorico.
Migliorando la consistenza delle gambe, la loro elasticità, muscolosità e flessibilità, di certo le nostre gambe avranno un aspetto più attraente. Le gambe di una donna iniziano a dimagrire quando la percentuale di grasso corporeo arriva al 18%. Insomma, è dura snellire le gambe e lo è ancora di più per l’interno coscia.
Come snellire le gambe, gli step
Per avere gambe più magre e sottili, è importate lavorare su più settori:
-combattere la ritenzione idrica
-seguire una corretta alimentazione
-effettuare esercizio fisico
1) Un piano alimentare idoneo dovrebbe essere composto da 5 pasti al giorno caratterizzati da un basso tenore calorico. Fatevi seguire da un buon nutrizionista che possa determinare il vostro fabbisogno calorico e prescrivervi una dieta ad hoc.
2) Per quanto riguarda l’esercizio fisico, il punto cruciale non è l’intensità ma la coerenza: con costanza effettuate 15 minuti al giorno di affondi e altri esercizi per tonificare le gambe. In alternativa, potete effettuare 30 minuti di esercizio fisico al giorno per 5 giorni alla settimana. Per avere gambe più sottili è possibile affidarsi allo stretching. Una maggiore flessibilità renderà le gambe più attraenti e a lungo termine anche più snelle. Dopo gli esercizi di fitness provate a seguire un corso di yoga o pilates.
3) Bevete molta acqua, la ritenzione idrica causa la cellulite. Che serve snellire le gambe se poi queste sono piene di cellulite? Per combattere la cellulite vi sono anche delle terapie effettuate con macchinari speciali come quelle a “onda d’urto” e la tecarterapia.