Come affittare un appartamento
Se siamo in cerca di una nuova casa e vogliamo prendere un appartamento in locazione sappiamo bene come agire ma se siamo noi a voler affittare un appartamento di nostra proprietà, quali sono le procedure da seguire? Dare in affitto un appartamento è un ottimo modo per incrementare le entrate mensili. Si può affittare un appartamento, una casa ma anche solo una stanza, un ufficio o un negozio. In base all’immobile che si intende affittare è possibile scegliere il contratto più idoneo.
Come affittare un appartamento, i dubbi
Si tratta di un appartamento ammobiliato o sfratto?
L’inquilino ha diritto a sconti?
C’è la possibilità di affittare l’appartamento in attesa della vendita?
Chi deve accollarsi le spese del contratto?
L’affitto di un appartamento prevede la stipula di un contratto tra due parti, l’accordo è disciplinato dall’articolo 1571 del Codice Civile. La prima cosa da fare per affittare un appartamento è la sua valutazione per la scelta del compenso. Poi, in base alle esigenze del caso si provvederà alla scelta del contratto (se contratto libero, concordato, transitorio oppure, se l’appartamento dovrà essere venduto, un contratto di formula “rent to buy” che prevede la possibilità di dare in affitto un appartamento con un patto di futura vendita. Le spese di registrazione del contratto di locazione vanno divise in parti uguali tra inquilino e padrone di casa.
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Quando si vuole affittare un appartamento per uso abitativo, esistono due possibili forme contrattuali:
-Contratto di libero mercato: basato sulla libera contrattazione tra il locatore e il conduttore. E’ sconsigliato per affittare un appartamento in breve termine perché ha una durata obbligatoria di 4 anni più ulteriori 4 anni per il rinnovo. In tal caso, chi affitta l’appartamento dovrà calcolare l’irpef sull’85% del canone percepito.
-Contratti concertati: con canoni che devono essere compresi entro limiti minimi e massimi, determinati sulla base di accordi raggiunti in sede locale tra le organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini. Un esempio di tali contratti sono quelli per gli studenti universitari. In tal caso gli studenti universitari possono affittare l’appartamento per un minimo di 6 mesi e un massimo di 36 mesi. Il canone massimo e minimo è fissato dalle varie organizzazioni e associazioni per studenti. In questo caso, chi affitta il proprio appartamento avrà un’imposta di registro ridotta del 30% e l’Irpef sarà calcolato sul 59,5% del canone annuo percepito.
Come affittare un appartamento, il contratto
Per stipulare l’accordo si può utilizzare un “contratto tipo” reperibile nel web. Nel caso di contratti concertati, bisognerà utilizzare un “contratto tipo” in rispetto all’accordo territoriale, questo tipo di contratto può essere reperito, insieme al testo dell’accorso, alla zonizzazione della città e alle tabelle per la determinazione del canone, presso gli uffici del Comune dove si trova l’alloggio, oltre che presso le Organizzazioni della proprietà e degli inquilini.
Per capire quali sono le spese per affittare un appartamento (oltre il pagamento dell’irpef), ci rifacciamo alla spiegazione dell’Avvocato Paola Pontanari.
“Il contratto, di qualunque tipo sia, va redatto in forma scritta e registrato presso l’agenzia delle entrate la registrazione va effettuata entro trenta giorni dalla data di stipula del contratto col pagamento della relativa imposta di registro nella misura del 2 per cento del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità previste dall’accordo.
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Ad esempio, se per un immobile ad uso abitativo il canone di locazione annuo è di Euro 7.200,00 ( pari a Euro 600,00 mensili), l’imposta di registro da versare per ogni annualità è di Euro 144,00 ( pari al 2% di Euro 7.200,00). Il pagamento spetta al locatore e al conduttore in parti uguali, ovvero in base a quanto dagli stessi stabilito nel contratto, ma entrambi rispondono in solido del pagamento dell’intera somma dovuta per la registrazione.”