È sicuro far dormire il bambino su un fianco?
Guardare il tuo bambino che dorme tranquillo è una delle viste più belle per un genitore. Per una madre è importante sapere quali sono le posizioni giuste e quelle sbagliate per mettere a dormire il proprio bambino.
Perché è importante sapere qual è la posizione giusta?
La giusta posizione per far dormire il bambino aiuta a evitare il rischio della sindrome della morte improvvisa infantile (SIDS). Fino al primo anno di età, il bambino è a rischio di SIDS, perciò è compito tuo stare sempre all’erta circa le abitudini di sonno del tuo bambino.
Gli esperti e i pediatri danno delle raccomandazioni e delle linee guida affinché il bambino dorma in maniera sicura. Tuttavia, alcuni bambini potrebbero non conformarsi a questi standard e sviluppare uno stile proprio. Quindi la domanda più pertinente che ci si chiede ancora è “È sicuro far dormire il bambino su un fianco?”
È sicuro far dormire il bambino su un fianco?
Il tuo bambino appena nato dorme su un fianco? Per un neonato dormire su un fianco NON è una posizione raccomandata perché aumenta la possibilità di finire a pancia in giù rotolando e, di conseguenza, il rischio di SIDS. La posizione migliore per far dormire il tuo bambino è a pancia in su. Per questo, come raccomandato da molti pediatri, metti sempre a dormire il bambino a pancia in su e non a pancia in giù o su un fianco.
5 cose importanti da ricordare durante il momento della nanna
1. Quando il bambino cresce e ha cinque o sei mesi, può iniziare a rigirarsi e a dormire su un fianco o a pancia in giù. A quel punto è consigliato mettere il bambino a pancia in su e solo allora potrà trovare la posizione più comoda per lui.
2. Dovresti monitorare costantemente il tuo bambino mentre dorme fino a quando compie un anno. Il rischio di SIDS, infatti, persiste fino all’età di un anno.
3. I bambini che vengono messi a dormire su un fianco, rigirandosi potrebbero accidentalmente finire a pancia in giù aumentando, così, il rischio di SIDS. Per il bambino, infatti, potrebbe essere difficile respirare se il suo viso è rivolto verso il letto.
4. I bambini che hanno il reflusso gastro esofageo dovrebbero essere messi a dormire a pancia in su, ossia in posizione “supina”.
5. I bambini che dormono su un fianco o a pancia in giù, in posizione “prona”, tendono a inalare il latte o i fluidi all’interno delle loro vie respiratorie, aumentando così il rischio di soffocamento.
6. Anche durante i riposini diurni, assicurati che il bambino dorma a pancia in su e non su un lato.
In presenza di alcuni problemi di salute, il tuo medico potrebbe consigliarti di far dormire il tuo bambino su un fianco o a pancia in giù, ma si tratta di casi speciali.
Leggi anche: Come far dormire i bambini: le posizioni giuste e quelle sbagliate
5 precauzioni da prendere se il bambino dorme su un fianco
Parliamo adesso di alcune accortezze da adottare per aiutare il tuo bambino a dormire a pancia in su piuttosto che su un fianco.
1. Non spingere il letto contro il muro perché potrebbe essere un punto d’appoggio per il tuo bambino e gli sarà d’aiuto per rigirarsi e mettersi su un fianco.
2. Assicurati che il tuo bambino dorma a pancia in su fin dalla nascita.
3. Assicurati anche che il materasso sia abbastanza rigido in modo che il tuo bambino possa mantenere la posizione una volta messo a dormire a pancia in su.
4. Non avvolgere in maniera troppo stretta il tuo bambino se dorme su una superficie limitata. Questo potrebbe limitare i movimenti delle sue mani e dei suoi piedi e potrebbe indurlo a muoversi per trovare una posizione più comoda e, quindi, finire in una posizione sbagliata.
5. Non mettere mai a dormire il tuo bambino su un divano o su una superficie piccola dove gli verrebbe difficile dormire a pancia in su.
Assicurati, quindi, di mettere a dormire il tuo bambino a pancia in su sin dal primo giorno perché è la posizione più sicura per dormire. Tuttavia, alcuni bambini potrebbero trovare più comodo dormire su un lato e potrebbero abituarsi a quella posizione già da molto piccoli. In questi casi stai molto attenta, e per ulteriori consigli consulta il tuo pediatra.