Mamme di maschi, come comportarsi

Dicono che essere mamma di un maschio richiede delle grandi responsabilità, soprattutto se si pensa e si guarda al futuro, vi proponiamo allora una guida dedicata alle mamme di maschi, tutte le istruzioni.

Pochi mesi fa è apparso su Facebook un post scritto dalla signora Giorgia Spano, post scritto dalla signora in questione e dedicato ad un’amica che stava per partorire. Il post in poco tempo è diventato virale, con migliaia di condivisioni e messaggi. Eccolo:

“Essere mamma di un maschio richiede agilità, lo capisci da subito, da quando ad ogni cambio sul fasciatoio devi schivare pipì zampillanti. E ti servirà quell’agilità negli anni a seguire, per rincorrere un piccolo corridore a cavallo di ogni mezzo di trasporto: monopattino, bicicletta, moto cavalcabile.

Essere mamma di un maschio richiede formazione continua. Cosa differenzia una ruspa da una scavatrice? Che super-potere ha Iron man? E che diavolo mai sarà un camion bisarca?

Essere mamma di un maschio porta a superare le proprie paure e repulsioni. Ad esempio quella dei ragni e degli insetti più ripugnanti che tu possa immaginare. E se non sei aracnofobica, stai sicura che lui adorerà rettili o anfibi o qualunque cosa ti faccia rabbrividire.

Essere mamma di un maschio richiede forza d’animo, per non morire d’amore quando ti dirà che sei la sua regina e l’unica donna che vuole sposare. (non temere, cambierà idea!)

Essere mamma di un maschio ti aiuta nelle scelte. Le tute sono tutte blu, grigie o nere, le magliette basta prenderle in stock, variando tra immagini di moto, barche o super-eroi,

Essere mamma di un maschio significa fingere. Fingere che i suoi regali di compleanno ti piacciano; con fogli impiastricciati e sculture sbilenche è semplice, quelli ti piacciono davvero. La vera prova è fingere quando avrà 30 anni e ti regalerà l’ennesimo libro o l’ennesima crema antirughe.


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Essere mamma di un maschio è consapevolezza che un giorno si vergognerà di farsi vedere nudo da te; a poco vale la consolazione che almeno non ci sarà più il pericolo di pipì zampillante.

Essere mamma di un maschio è separazione, perchè un giorno spiccherà il volo e ti chiamerà una volta a settimana. E proprio il fatto che non ti chiami 3 volte al giorno significherà che hai fatto un ottimo lavoro.

Essere mamma di un maschio è mistero, perchè lui è altro da te. La sindrome premestruale avresti anche potuto capirla, il testosterone è invece un modo sconosciuto fatto di barbe, pomi d’adamo e polluzioni notturne.

Essere mamma di un maschio è meraviglia e scoperta, perchè in fondo i maschi mica li avevi capiti così bene.

Essere mamma di un maschio è responsabilità e onore di crescere un uomo per bene.”

Essere mamma di un maschio richiede delle grandi responsabilità, è proprio dall’educazione e dalle buone abitudini che una mamma trasmette al proprio figlio la salvaguardia del futuro e della società. Soprattutto per quel che riguarda pregiudizi, purtroppo ancora troppo radicati e duri a morire.

Ecco delle piccole azioni che possono aiutare le mamme dei maschi di oggi per farli diventare dei veri uomini domani. Cose che possono apparire stupide, ma che se ci pensate bene, hanno una importanza incredibile.

1. Coinvolgerli nelle faccende domestiche. Farsi aiutare dai bambini a svolgere le quotidiane attività casalinghe, si sa, ha un importante valore pedagogico perché permette loro di imparare e di sentirsi autonomi. Guai, però, a farlo solo con le femmine, anche i maschietti devono abituarsi ad apparecchiare, stendere i panni o rifare il loro lettino. Solo in questo modo cresceranno lontani dal pregiudizio secondo cui a pensare alla casa sono solo le donne.

2. Farli giocare anche con giochi “da bambina”. Anche i giocattoli sono spesso oggetto di stereotipi di genere. Si tende a credere che un maschietto non possa giocare con bambole e pentolini. E perché mai? La cosa migliore è consentire al bambino di giocare con ciò che vuole, senza condizionarlo e senza inculcargli l’idea che ci sia un gioco giusto per i maschietti e non per le femminucce . Anche questo è un modo efficace per combattere i pregiudizi.

3. Aiutarli a esprimere le loro emozioni. Un altro pregiudizio è legato al fatto che i maschi siano più inclini a non esternare i loro sentimenti. Nulla di più sbagliato: imparare a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni è un passaggio fondamentale per una crescita sana, tanto per le femmine quanto per i maschi. Per questo è importante insegnare anche ai maschi a esternare i loro pensieri e a parlare delle loro emozioni.

4. Incentivare il legame con le compagne. Allo stesso modo, cerca di insegnargli a non escludere le bambine dai momenti di gioco. Non è detto che solo con i maschi si possa giocare a calcio e divertirsi.

5. Scegliere uno sport di squadra. Fai attenzione anche alle attività sportive che scegli per loro. Ci sono sport individuali che tendono ad alimentare uno spirito di competizione non sempre positivo. Meglio optare allora per sport di gruppo che aiutino i bambini a costruire un sano legame con i compagni di squadra.

6. Dare il buon esempio. Non dimenticare mai che l’esempio che i genitori danno in casa rappresenta un momento fondamentale. Se tra mamma e papà c’è rispetto, condivisione dei ruoli e dei compiti e piena fiducia, anche per i figli sarà più semplice replicare da grandi lo stesso modello positivo.