Gf Vip: la lettera di Marco Bellavia fa discutere
Il caso del ritiro dal reality show di Marco Bellavia ha fatto parecchio discutere all’interno del Gf Vip ma anche fuori. Nelle ultime ore è stato lo stesso conduttore a voler dire la sua, e ha quindi scritto ai suoi ex compagni una lunga lettera spiegando come si sente oggi.
Il caso Bellavia ha fatto scoppiare tante polemiche al Gf Vip, e in tanti si sono detti indignati per come sia stato affrontato il tema della depressione all’interno del programma tv. Di recente Marco Bellavia ha scritto una lunga lettera ai suoi ex compagni del reality show spiegando come si sente:
Ho guardato da casa la scorsa puntata e mi faceva una certa impressione guardarvi dall’esterno senza essere più con voi. Voi lì tutti agghindati pronti per la serata di gala e io a letto a leccarmi le ferite di giorni dolorosi, che ancora oggi faccio fatica a dimenticare. Mi scorrevano davanti agli occhi i vostri volti e i vostri sorrisi. Forse eravate già pronti e lo capisco a voltare pagina e a dimenticare. Perché in televisione succede spesso così. Tutto si consuma in fretta e si cambia registro come niente. Però non è andata così.
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Gf Vip: Marco Bellavia ha qualcosa da dire ai compagni
La lettera di Marco Bellavia prosegue così:
Mano a mano che i minuti passavano e Alfonso continuava il suo racconto i vostri volti sono cambiati. Si sono materializzati i casi di Ginevra e Ciacci, per la prima volta sono state utilizzate parole forti come branco, bullismo e si è parlato di indifferenza al dolore e incapacità di rispondere a una richiesta d’aiuto. Il mio dolore, la mia richiesta d’aiuto. Ho capito, attraverso il vostro disagio, di essere riuscito in qualcosa di grande.
Il conduttore ha poi concluso con una dura critica:
Mettere a disposizione di chi ci guardava la mia esperienza di vita e debolezze. I miei stessi demoni. Volevo lanciare un messaggio, quello che solo insieme si può soffrire di meno, condividendo un messaggio possiamo rendere un dolore meno pesante e insopportabile. Di fronte alle immagini che lunedì sera scorrevano davanti ai vostri occhi alcuni di voi erano imbarazzati, altri indifferenti, alcuni pietrificati dal dolore.