Peposo: ricetta originale dello spezzatino toscano
Vi presentiamo la ricetta originale del peposo, tipica dell’Impruneta, un paesino vicino Firenze. Si tratta di una ricetta toscana molto semplice, a base di manzo, vino rosso Chianti e pepe. La cottura lunga nel vino prevista dalla ricetta permette di ottenere una carne, tipo spezzatino, davvero morbida e saporita, con un intenso sapore di pepe. Si ritiene che questa ricetta abbia avuto origine addirittura durante la costruzione della cupola del duomo di Firenze del Brunelleschi. Si pensa infatti che questo piatto fotte cotto in un coccio chiuso posto all’imboccatura delle fornaci, dove poteva cuocere a bassa temperatura durante il lavoro, per poi essere gustato dagli artigiani nel loro momento di riposo. Per questo viene anche nominato peposo alla fornacina. Il peposo è inoltre una ricetta registrata presso l’ufficio Marchi e Brevetti della Camera di Commercio di Firenze, che indica precisamente quali sono i principali canoni da seguire per la sua preparazione. Noi abbiamo cercato di offrirvi una ricetta del peposo che fosse più vicina possibile a quella registrata, ma secondo ovviamente il nostro gusto. Scopriamo insieme come si prepara un peposo dell’Impruneta eccezionale.
Come si cucina il peposo dell’Impruneta
Per preparare il peposo, seguite questi passaggi;
- Partite dalla carne
- Tagliate il cappello del prete a cubetti di circa 3-4 centimetri, non ripulendola troppo del grasso in eccesso
- In una casseruola con coperchio mettete un filo d’olio extravergine d’oliva e gli spicchi d’aglio
- Accendete il fuoco e aggiungete la carne
- Fate rosolare bene la carne
- Salate
- Versate il vino rosso
- Mettete il pepe in grani nella casseruola
- Lasciate cuocere a fiamma bassa con il coperchio per circa 5 ore
- Girate ogni tanto la carne e ricopritela
- Trascorse le 5 ore, potete spegnere la fiamma
- Servite il peposo ancora caldo.
Consigli per la preparazione del peposo, ricetta tipica toscana
Per cucinare il peposo potete utilizzare diversi tipi di tagli di manzo, come il cappello del prete, o anche il noce o il girello. Vista la cottura molto lunga, potete optare anche per tagli caratterizzati da una maggiore quantità di tessuto connettivo. Con la lunga cottura si gelatinizza e rende la carne ancora più gustosa.
Il vino più adatto per questa preparazione è indubbiamente il Chianti, ma potete sostituirlo con un vino rosso corposo. Potete anche provarlo con un buon morellino di Scansano.
Regolate il quantitativo di pepe sulla base dei vostri gusti. Noi abbiamo optato per 15 grani, ma potete anche diminuirli o aumentarli. Se volete rendere la ricetta molto delicata, potete mettere il pepe nella pentola chiuso in una garza, in modo che lasci il suo aroma, ma risulti meno pungente.
Come si conserva il peposo
Potete conservare il peposo in un contenitore ermetico in frigorifero. Così conservato, può essere consumato entro 2 giorni.