Ribollita: antica ricetta toscana
Tra le zuppe di recupero, la più famosa è sicuramente la ribollita, ricetta tipica toscana. Si tratta di un piatto con origini antichissime, nato dalla necessità dei contadini di poter realizzare un piatto da mangiare con gli avanzi a disposizione, tra cui verdure e pane raffermo, quindi secco e altrimenti inutilizzabile. Il nome ribollita, dipende dal fatto che è necessario per prepararla prima far bollire le verdure e successivamente fare una seconda bollitura con l’aggiunta del pane secco. Indubbiamente stiamo quindi parlando di un piatto povero della tradizione contadina, che potete gustare spesso nei ristoranti in Toscana. Gli ingredienti di base del piatto sono la verza, il cavolo nero, i fagioli cannellini e il pane raffermo, con l’aggiunta poi di altre verdure. Come per tutti i piatti tradizionali italiani, anche questa zuppa è realizzata in modo differente da ogni famiglia. Noi abbiamo cercato di proporvi la versione più tradizionale. Se avete ovviamente anche altre verdure in casa da aggiungere, anche di stagione, potete comunque inserirle per ottenere una ribollita ugualmente eccezionale. Importante è la scelta del pane, che deve essere un bel filone di pane sciapo toscano vecchio di diversi giorni. Una raccomandazione merita anche la scelta dell’olio con cui guarnire i piatti di ribollita, che deve essere rigorosamente toscano, intenso e corposo. Scopriamo insieme tutti i passaggi della ricetta della ribollita.
Come si prepara la ribollita secondo la tradizione toscana
Ecco tutti i passaggi da seguire per cucinare una ribollita da veri toscani:
- Per prima cosa bisogna preparare i fagioli cannellini per la ribollita
- Mettete a bagno i fagioli la notte prima in una ciotola fuori dal frigo in acqua fredda
- Scolate i fagioli e sciacquateli bene in uno scolapasta sotto l’acqua corrente
- Fate bollire i fagioli in abbondante acqua e rosmarino
- Scolate i fagioli conservando l’acqua di cottura
- Frullate metà dei fagioli e conservate integra l’altra parte
- Sminuzzate la cipolla, la carota e il sedano
- In una pentola capiente fate soffriggere in un generoso quantitativo di olio questi 3 ingredienti
- Tagliate le patate a piccolissimi cubetti e mettetele nella pentola a cuocere
- Aggiungete il timo
- Dopo qualche minuto, aggiungete i pelati
- Aggiungete a seguire il cavolo nero, la bietola e la verza, tutti tagliati in pezzi di medie dimensioni
- Aggiungete a questo punto l’acqua di cottura dei fagioli
- Fate cuocere a fiamma bassa per 2 ore
- Se necessario aggiungete altra acqua di cottura dei fagioli o il brodo vegetale
- Aggiungete poi i fagioli frullati e i fagioli cotti, facendo cuocere per altri 30 minuti
- In una pentola ancora più capiente, meglio se di coccio, preparate la seconda bollitura con il pane raffermo
- Posizionate come prima cosa sul fondo della pentola il pane raffermo e poi coprite con un po’ di zuppa
- Ripetete a strati l’operazione fino al riempimento della pentola
- Chiudete il coperchio della pentola e lasciate riposare per 4 ore o anche più tempo
- Per concludere la cottura, aggiungete altra acqua dei fagioli o brodo e fate cuocere a fuoco dolce per circa 30 minuti
- Impiattate e servite la ribollita ancora calda, con sopra un filo di olio extravergine di oliva buono.
Consigli per cucinare la ribollita
Come anticipato, ogni famiglia ha la sua versione tradizionale della ribollita e sono tutte buone!
Oltre le verdure previste dalla tradizione, potete sperimentare anche con altre, soprattutto se di stagione. Il sapore potrà essere differente dall’originale, ma comunque avrete realizzato una zuppa con pane raffermo davvero sorprendente.
Non barate sul pane! Deve essere davvero un pane sciapo toscano, che si sposa perfettamente con le verdure della ricetta.
Potete preparare la ribollita anche il giorno prima di consumarla, per poi scaldarla per 30 minuti quando necessario. Così i sapori saranno ancora più concentrati e la zuppa squisita.
Come si conserva la ribollita
La ribollita può essere conservata chiusa in frigorifero. Così conservata, può essere consumata entro 2 giorni.