I 10 Borghi più belli dell’Emilia Romagna

Noemi Iovino
  • Dott. in Scienze della Comunicazione

Quali sono i borghi più belli dell'Emilia-Romagna? In questa guida troverai 10 paesini medievali assolutamente da visitare, con tanti consigli su dove andare e cosa mangiare.

I 10 Borghi più belli dell’Emilia Romagna

Affacciata sul Mar Adriatico c’è l’Emilia-Romagna, una delle regioni più belle del Nord Italia. Patria dei famosi tortellini, questa terra ha una cultura gastronomica invidiabile in tutto il mondo. Potrete perdervi tra i sapori del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma, assaggiare delle deliziose tagliatelle al ragù o saziarvi con una buonissima lasagna bolognese. Il cibo eccellente è solo uno dei tanti motivi per visitare questo connubio perfetto tra l’Emilia e la Romagna, due regioni con cultura, storia e dialetti diversi.

Tortellini ripieni bolognesi

Chi ama l’arte potrà visitare luoghi ricchi di fascino, dal centro storico di Bologna ai castelli del Ducato di Parma, fino ai meravigliosi mosaici di Ravenna. Chi invece preferisce il divertimento avrà l’imbarazzo della scelta: la Riviera Romagnola è rinominata per i suoi pub, bar e discoteche ed è la meta preferita per chi vuole ballare fino a notte fonda, a pochi passi dal mare.

Eppure, chi cerca la tranquillità dei piccoli borghi non resterà deluso. Vediamo insieme quali sono i 10 borghi più belli dell’Emilia Romagna, dove godere di scorci mozzafiato!

1. Bobbio e il Ponte del Diavolo

Il Ponte del Diavolo


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Bobbio è un piccolo comune della provincia di Piacenza che si trova al centro dell’Appennino delle 4 province, una zona montuosa in cui si incontrano le montagne di Genova, Piacenza, Alessandria e Pavia. Già Bandiera Arancione dal 2005, Bobbio si è conquistato il titolo di “Borgo dei Borghi 2019”. Passeggiando tra le strette stradine di questa cittadina medievale non potrete fare a meno di notare il Ponte del Diavolo, sul fiume Trebbia: le sue 11 arcate irregolari hanno dato origine a oscure leggende, secondo le quali a costruire questo antico ponte fu il diavolo stesso, per spaventare i monaci del vicino Monastero di San Colombano.

Fu proprio il monaco irlandese San Colombano a fondare nel 614 quest’abbazia , che in poco tempo divenne uno dei centri spirituali più importanti della penisola italiana, conferendo a Bobbio il nome di “Montecassino del Nord”. Per ripercorrere la storia di questo borgo, non potete quindi perdervi l’intero complesso del monastero, che comprende l’Abbazia con la cripta di San Colombano e ben tre musei! Per gli amanti della storia è d’obbligo la tappa al Castello Malaspina, la roccaforte dei Guelfi, che dall’alto della sua torre vi offre un panorama mozzafiato.

Un altro ottimo motivo per visitare Bobbio è la sua cucina strepitosa. Tra le specialità locali spiccano i maccheroni alla bobbiese, fatti a mano con un ferro da calza e cotti in un sugo di carne.

2. Brisighella, il paese color pastello

Le case colorate di Via degli Asini

Tra i Borghi più belli d’Italia c’è Brisighella, un coloratissimo paesino in provincia di Ravenna. A renderlo unico al mondo è l’antica Via degli Asini, che con le sue case color pastello e le finestrelle a semi-cerchio crea uno spettacolare paesaggio da cartolina. Costruita nel XIV secolo a scopo difensivo, la via divenne successivamente il transito degli asinelli che trasportavano il gesso delle vicine cave.

La presenza della Rocca, con le sue mura di cinta, rende ancora più chiara la natura difensiva di questo borgo, nato come roccaforte. Anche la Torre dell’Orologio serviva a controllare il territorio circostante: non fatevi spaventare dai suoi 400 scalini e salite fino in cima per godere di una vista splendida su tutta la vallata. Se invece cercate un’atmosfera intima e silenziosa, il Santuario del Monticino vi regalerà momenti fuori dal tempo.


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Fiore all’occhiello della cucina di Brisighella è la Spoja Lorda: quadretti di pasta all’uovo ripieni di ricotta, uova e Parmigiano Reggiano.

3. Castell’Arquato, una cittadina dal sapore medievale

La Rocca Viscontea

Castell’Arquato è un altro borgo dell’Emilia-Romagna ad aver conquistato la Bandiera Arancione e un posto nella lista dei Borghi più belli d’Italia. Il suo aspetto medievale è inconfondibile: già da lontano si scorge l’imponente castello, posto in una posizione strategica. Si tratta della Rocca Viscontea, costruita nel XIV secolo per volere di Luchino Visconti. Visitandone l’interno, non potete perdervi il Museo di vita Medievale e l’incredibile panorama che si gode dalla torre.

Mentre passeggiate tra i vicoletti di Castell’Arquato con i suoi antichi palazzi nobiliari, non dimenticatevi di fare una sosta all’Ospedale di Santo Spirito, oggi trasformato in un Museo Geologico che ospita oltre un migliaio di fossili. Se invece vi concedete una sosta nei ristorantini del luogo, chiedete dei Pisarei e faso’ (piccoli gnocchi conditi con fagioli) e degli anolini in brodo (una squisita pasta ripiena immersa in un caldo brodo di carne).

4. Dozza, il paese dei murales

I muri dipinti di Dozza

Durante il vostro tour nella terra romagnola resterete stupiti da Dozza, il borgo dei murales in provincia di Bologna. In questo paesello i muri delle case sono dipinti con splendide opere d’arte, che rendono il centro storico vivo e dinamico. Dall’Angelo di Dozza al Tesoro dell’Ora, ogni murales è lì per raccontare una storia e suscitare emozioni. Una Dozza così colorata si deve alla Biennale del Muro Dipinto, una manifestazione d’arte che dagli anni Sessanta si svolge tutti gli anni dispari, a settembre.

Accanto all’arte moderna si staglia imponente l’arte medievale, che raggiunge il suo massimo splendore con la Rocca Sforzesca. In questo edificio potrete osservare le antiche stanze da letto, gli arredi, i dipinti, la lavanderia e la cucina: tutto conservato in ottimo stato! Infine, nei sotterranei è presente l’Enoteca con i suoi vini di ottima qualità.

5. Fiumalbo, un borgo nella natura incontaminata

Centro storico di Fiumalbo

Fiumalbo è un borgo dell’Appennino Modenese situato ai piedi del monte Cimone. Se amate i luoghi selvaggi e incontaminati, questo è certamente il paese più adatto. Fiumalbo è infatti inserito nel Parco del Frignano, che con i suoi 15.000 ettari di terreno permette passeggiate suggestive a piedi o a cavallo in paesaggi di straordinaria bellezza.

Se invece volete addentrarvi nei vicoletti del centro storico rimarrete colpiti dalle case di sasso e dalle margolfe, strane facce di pietra che vi osservano da alcuni edifici. Secondo la tradizione celtica, le margolfe buone servono a proteggere gli abitanti della casa, mentre quelle maligne a scacciare il malaugurio.

Tra i monumenti più importanti di Fiumalbo c’è inoltre l’antichissima chiesa di S. Bartolomeo, il rinascimentale Oratorio di San Rocco e la Chiesa di Santa Caterina da Siena, che ospita una mostra permanente di arte sacra. Prima di andar via, non dimenticate di assaggiare il tipico croccante di Fiumalbo: un dolce squisito di cui pochissimi conoscono la ricetta!

6. Fontanellato e il  labirinto più grande d’Europa

Rocca Sanvitale

Fontanellato è un piccolo comune emiliano in provincia di Parma, che si distingue per le sue affascinanti opere d’arte e la sua buonissima cucina. Questo caratteristico borgo, non a caso, ha ricevuto importanti riconoscimenti come la Bandiera Arancione e il titolo di Cittàslow – Città del buon vivere e della buona tavola.

Nella piazza principale c’è la Rocca Sanvitale, una fortezza risalente al 1100 e ampliata e restaurata nei secoli successivi fino a diventare, appunto, la bellissima dimora dei Conti Sanvitale. Alcune sale sono aperte al pubblico in occasione di visite guidate: potrai quindi osservare meravigliosi arredi e affreschi, come quelli della splendida stanza di Diana e Atteone, affrescata dal pittore manierista emiliano detto “il Parmigianino”.

Non mancano i luoghi di culto come la chiesa di Santa Croce e il Santuario della Beata Vergine del Rosario, che ogni anno richiama moltissimi fedeli a causa di una statua della Madonna considerata miracolosa. Allontanandovi dal centro storico e dai suoi antichi lavatoi vi ritroverete nella campagna di Fontanellato, in cui è incastonato il meraviglioso labirinto della Masone, il più grande d’Europa. Con un percorso di oltre 3 km, intrattiene grandi e piccini con mostre temporanee ed eventi culturali.

Sulla tavola, infine, troverai un salume particolare: la prelibata Culaccia di Fontanellato.

7. Montefiore Conca e la Rocca infestata

Rocca Malatestiana

Montefiore Conca, in provincia di Rimini, è un’altra cittadina che l’Emilia-Romagna può vantare tra i Borghi più belli d’Italia. Tutto il fascino del periodo medievale è conservato nella meravigliosa Rocca Malatestiana, dal nome della famiglia Malatesta. Gli amanti del paranormale saranno felici di visitare l’interno di questo castello, che tutt’oggi è avvolto nella leggenda. Si narra infatti che il fantasma di Costanza Malatesta, uccisa brutalmente insieme al suo amante, vaghi ancora tra le sue sale.

Montefiore Conca è anche il luogo ideale per escursioni nella natura, trekking e lunghe passeggiate in bicicletta. Tra i paesaggi naturali più belli non possiamo non menzionare le sorgenti dell’Oasi Naturale del Fiume Conca, i sentieri del monte Carpegna e i verdi boschi del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello.

8. Montegridolfo, un borgo romantico fuori dal tempo

Vicolo fiorito Montegridolfo

Al confine tra l’Emilia-Romagna e le Marche, nei dintorni di Rimini, c’è Montegridolfo. In questo borgo dalla bellezza senza tempo potrai respirare a pieni polmoni la tranquillità e il dolce profumo della collina. Varcando le mura del Castello troverai la Torre dell’Orologio, romanticissimi vicoli fioriti e qualche decina di abitanti che ti daranno il benvenuto. Montegridolfo è insomma il posto perfetto per chi cerca un angolo di paradiso lontano dal caos, immerso nelle valli dei fiumi Conca e Foglia.

Se ti rechi in questo paesino, guardati intorno e cerca il Castello Malatestiano (oggi sede del Comune), la Chiesa di San Rocco, il Santuario della Beata Vergine delle Grazie e infine il Museo della Linea dei Goti che conserva cimeli e documenti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, donati in gran parte proprio dai cittadini di Montegridolfo.

Il prodotto tipico di questo borgo incastonato negli ulivi non poteva che essere l’olio. Non a caso, la seconda domenica di dicembre c’è la Festa dell’Olio Novello in Tavola.

9. San Giovanni in Marignano, “il granaio dei Malatesta”

Centro storico San Giovanni in Marignano

Prima di lasciare la provincia di Rimini non dimenticare di fare un salto a San Giovanni in Marignano, un borgo che con Montegridolfo condivide i paesaggi collinari, la quiete e lo scarso numero di abitanti. La cinta muraria che circonda questo villaggio fortificato serviva un tempo a proteggere il grano conservato nel sottosuolo. Proprio per questo San Giovanni in Marignano è conosciuto anche come “il granaio dei Malatesta”, i signori che lo possedevano nel Quattrocento.

Tra le strade di ciottoli e le sue chiesette, questo borgo ospita anche interessanti siti culturali. Ne sono un esempio è la Mostra Entomologica, che vi mostra le risorse del ricco ecosistema della Valle del Conca, e Palazzo Corbucci, abitato nel tempo dai Malatesta ed altre famiglie nobiliari, che ospita spesso mostre ed eventi.

Oltre al patrimonio materiale, le numerose usanze e tradizioni rendono San Giovanni in Marignano ancora più magico. Sono tante le celebrazioni che si svolgono in questa cittadina ma quella maggiormente avvolta nel mistero è sicuramente la Notte delle Streghe, in cui si mescolano tradizioni cristiane e credenze pagane.

10. San Leo e i suoi festival a 600 metri di altezza

Sperone di roccia San Leo

Terminiamo questo viaggio tra i borghi più belli dell’Emilia-Romagna con San Leo, gioiello dell’entroterra riminese. Il nome di San Leo deriva da San Leone che, giunto come eremita insieme a san Marino, avrebbe cominciato a predicare il cristianesimo e a diffondere la sua religione nella zona del Montefeltro, dove si trova questo caratteristico borgo.

San Leo è arroccato su uno sperone di roccia calcarea, a ben 600 metri d’altezza. L’altitudine è un valore aggiunto alla bellezza del posto, poiché dalla sua sommità si gode di un panorama incredibile e lo sguardo può arrivare fino al mare!

Una volta giunti sul posto, è d’obbligo visitare la Rocca, passata nei secoli nelle mani di tantissimi popoli e famiglie diverse, che si sono contese la sua posizione strategica.  Nel 1631 la fortificazione venne trasformata in carcere: ecco perché, oltre alla mostra permanente di armi e oggetti medievali, potrai anche visitare le celle che hanno imprigionato molti nomi celebri.

Altri monumenti degni di nota sono: il duomo, Palazzo della Rovere e la pieve di Santa Maria Assunta. San Leo è inoltre sede di numerosi eventi e festival, soprattutto nei mesi estivi. Il San Leo Festival intrattiene cittadini e turisti da  giugno ad agosto con un programma ricco di musica classica, sport e cultura. Ad agosto c’è anche AlchimiAlchimie, un evento con musica, laboratori, mercatini e street food.