I 5 borghi della Liguria da visitare a Pasqua

Noemi Iovino
  • Dott. in Scienze della Comunicazione

Pasqua è quasi alle porte! Se avete in programma di visitare la Liguria, noi vi proponiamo 5 incantevoli borghi della terra ligure, perfetti per un soggiorno rilassante. Ecco la lista dei paesini medievali e delle cittadelle fortificate della Liguria, con tutte le attrazioni principali, gli scorci da fotografare e le specialità gastronomiche più deliziose

I 5 borghi della Liguria da visitare a Pasqua

La Liguria è una meravigliosa regione dell’Italia nord-occidentale, bagnata dal mar Ligure. E già il mare, da solo, costituisce un ottimo motivo per recarsi in questa splendida terra. Tra lidi da sogno ed aree marine protette a livello nazionale, la Liguria si presta perfettamente per lo snorkeling, il kitesurf o qualche ora di puro relax in spiaggia. Ma non fate l’errore di pensare che sia solo una meta ideale per le vacanze estive!

Al di là delle zone balneari, la Liguria mette a disposizione percorsi di trekking nella natura incontaminata, aree per praticare l’arrampicata o il rafting e strade panoramiche da percorrere in moto. Come non riservare, poi, una menzione d’onore a Genova? Il capoluogo della regione è uno scrigno di storia, arte e buona cucina, che si svela a poco a poco nei vicoletti, nelle piazze e nei sontuosi palazzi dell’ex repubblica marinara.

Borgo a picco sul mare
Manarola, una delle Cinque Terre

Per ultime (e certamente non per importanza), le Cinque Terre. La bellezza di queste località non conosce rivali e non teme i climi più rigidi: è eterna e indiscutibile in ogni momento dell’anno. Con le loro casette colorate che digradano verso il mare, i cinque borghi sembrano far parte di un dipinto.

Il vostro viaggio sarà poi arricchito da una delle protagoniste indiscusse della Liguria: la cucina. I piatti locali sono ricchi e prelibati: tra il famosissimo pesto alla genovese, la focaccia, la pasta fresca e la farinata di ceci non saprete giudicare quale sia il più buono!


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Liguria, 5 borghi per una Pasqua indimenticabile

Vicoletti di Apricale
Apricale, in provincia di Imperia

Sembra quasi impossibile che ci siano altre valide ragioni per trascorrere le vacanze di Pasqua in Liguria. Eppure, non è finita qui. Entro i confini di questa sorprendente regione al confine con la Francia ci sono piccoli borghi medievali, mura fortificate, fortezze, stradine acciottolate e piazze fiorite. Senza dubbio, sono queste le cornici ideali per spezzare la routine della quotidianità e dedicarsi al sano e meritato relax.

In questi paesini la vita scorre lenta e tranquilla e sembra essersi fermata a qualche secolo fa. In primavera, poi, potrete vederli all’apice del loro splendore, grazie alle dolci pennellate di colore regalate dalla natura. Quali visitare, quindi? Noi ne abbiamo selezionati 5!

1. Zuccarello, tra statue e portici

Zuccarello e il torrente Neva

Iniziamo questo viaggio tra i borghi della Liguria con Zuccarello, un paesino in provincia di Savona. Entrati in questo piccolo borgo, non potrete fare a meno di notare una statua in bronzo di una giovane donna: si tratta di Ilaria del Carretto, sposa di un nobile di Lucca, morta precocemente a seguito di problemi di salute insorti dopo il secondo parto. La sua famiglia ebbe un ruolo fondamentale nella storia e nell’evoluzione del paese, per cui non potrete perdervela. Tuttavia, non sarà questa la scultura che vi colpirà di più. Nascosta dietro delle sbarre, incontrerete infatti una statua di un Minotauro, leggermente spaventosa!

Dopo aver familiarizzato con questo grazioso borgo, potrete iniziare una lenta passeggiata costeggiando i bellissimi portici, che proteggono botteghe e negozietti, fino ad arrivare ad un caratteristico ponte in pietra che sovrasta il torrente Neva, ideale per scattare le vostre fotografie più belle. Del tutto suggestive anche le porte del borgo, Porta Sottana e Porta Soprana, entrambe adiacenti a una torre.


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Vicoli e portici di Zuccarello

Altre attrazioni da visitare sono la Chiesa di San Bartolomeo (con un altissimo campanile) e la piccola chiesetta della Madonna della Neve. Da non perdere, poi, i ruderi del vecchio castello, dai quali si gode di una bellissima vista. E, se volete, potrete intraprendere un sentiero di 2,5 km che vi condurrà al prossimo paese, che ora vedremo nel dettaglio: Castelvecchio di Rocca Barbena.

La zuppa di ceci, i ravioli dolci e i pomodori secchi sono alcune delle specialità che si possono gustare a Zuccarello.

2. Castelvecchio di Rocca Barbena, la fortezza e le gobbe

Il castello di Castelvecchio di Rocca Barbena

Castelvecchio di Rocca Barbena è un borgo fondato nel XII secolo, ad oltre 1000 metri di altezza. La sua storia si intreccia inevitabilmente con quella di Zuccarello poiché, per un periodo di tempo, Castelvecchio entrò a far parte dei domini della famiglia Del Carretto.

Anche qui vi accoglierà un’atmosfera fuori dal tempo, che pervade i vicoletti, le gradinate, le piante rampicanti e le antiche abitazioni. E (dato il nome) non poteva mancare un castello, in posizione strategica, voluto dai marchesi di Clavesana. Le sue pietre quasi si confondono con il resto delle strutture del borgo, tanto che l’intero paesino assomiglia quasi a piccolo presepe abbarbicato sulla collina. Purtroppo l’interno della fortezza non è visitabile, ma questo non vi impedisce di salire fino al suo ingresso e godere di una vista spettacolare!

Le case in pietra di Castelvecchio di Rocca Barbena

Prima di andare via, poi, recatevi in Piazza della Torre, dove un tempo avvenivano le esecuzioni e fermatevi ad ammirare i particolari nascosti delle abitazioni. Alcune hanno le cosiddette “gobbe“, ossia delle protuberanze che fuoriescono dalle case e che ospitavano i forni, costruite per non perdere ulteriore spazio all’interno. Non perdetevi, infine, la chiesa dedicata all’Assunta.

Tra i prodotti tipici locali, troviamo il castagnaccio e la trippa in umido.

3. Apricale, il borgo sul pendio

Apricale sopra uno sperone roccioso

Abbiamo visto come in Liguria non manchino borghi fortificati, con manieri posti su alture strategiche. E, parlando proprio di altezze, come non fare un accenno al bellissimo borgo di Apricale? Si tratta di un paesino in provincia di Imperia (riconosciuto Bandiera Arancione) che si sviluppa tutto in verticale, tanto da apparire una prosecuzione naturale del pendio su cui si trova. Costantemente accarezzato dal sole, il borgo si erge solitario, circondato dalla natura incontaminata: quale luogo migliore per ricaricare le pile? D’altronde, l’importanza del luogo era ben nota fin dai tempi più antichi, tanto che diverse famiglie (come i Doria e i Grimaldi) si contesero il dominio. A fondarlo, invece, furono i Conti di Ventimiglia, nel X secolo.

Trattandosi di un borgo arroccato su un ripido versante, va da sé che l’intero paese sia costituito da vicoletti, salite e gradini che si arrampicano accanto alle case in pietra. Anche la piazza principale del borgo, intitolata a Vittorio Emanuele, sembra lottare per ricavarsi uno spazio. E, alla fine, ci riesce egregiamente, tanto da lasciare stupiti i visitatori. Qui, troverete la chiesa parrocchiale della Purificazione di Maria Vergine (che si erge sopra delle arcate) e l’oratorio di San Bartolomeo: in entrambi noterete delle bellissime opere d’arte sacra. Un altro luogo di culto è la chiesa romantica di Sant’Antonio Abate, che contiene affreschi del Quattrocento e che si trova nei pressi del cimitero.

Sottopassaggi e vicoli di Apricale

Il  Castello, invece, è stato distrutto nel XVI secolo (ma ne restano alcuni elementi) ed ospita oggi il Museo della storia di Apricale: se volete scoprire curiosità, aneddoti ed evoluzione del paese attraverso documenti, fotografie ed antichi cimeli, non potrete assolutamente perdervelo. Tra i preziosi oggetti esposti, nel Museo troverete anche gli antichi Statuti di Apricale, risalenti al periodo in cui Apricale si autoproclamò libero Comune. E non è finita qui: il Castello ospita anche delle bellissime mostre di arte moderna e contemporanea.

Per finire, un edificio che sicuramente catturerà la vostra attenzione per via del suo nome insolito è la Casa del Boia. Qui, come ben si può immaginare, veniva esposta la testa di chi era stato impiccato, come monito. All’interno, invece, potrete osservare una serie di asce ed oggetti simili.

Tra le specialità gastronomiche di Apricale ci sono le olive taggiasche, le pansarole (frittelle dolci) con lo zabaione, i barbagiuai (ravioli ripieni di zucca) e il cunigliu bruscau.

4. Dolceacqua e il ponte amato da Monet

Ponte romano di Dolceacqua

Se Apricale vi ha incuriosito, sappiate che c’è un altro splendido paesino nei suoi dintorni. Si tratta di Dolceacqua, anch’esso nella provincia di Imperia, facilmente riconoscibile per via del suo bellissimo ponte romano ad arco, diventato ormai l’elemento distintivo del borgo. Costruito nel XV secolo, il ponte è talmente suggestivo (anche per via del castello che si intravede sullo sfondo) da aver ispirato Monet in alcune delle sue opere.

Come per gli altri paesini sopra menzionati, anche Dolceacqua si può scoprire solamente percorrendo, in tutta tranquillità, i suoi carruggi, ossia i piccoli vicoletti costellati da negozi e botteghe, fino ad arrivare alla Piazzetta dell’Armatore. La particolarità di questa piazza è che è letteralmente circondata dagli edifici attigui, che sono disposti a cerchio: il tutto crea uno spettacolo imperdibile!

Il ponte di Dolceacqua dipinto da Monet

Un altro elemento che accomuna questo borgo ai tantissimi altri della Liguria, presenti nella lista dei Borghi più belli d’Italia, è la presenza di un castello, acquistato nel XIII secolo dalla famiglia Doria. La fortezza si trova nella parte più antica del borgo, denominata “terra”. Da non perdere, infine, la parrocchia di Sant’Antonio Abate e la Chiesa di San Giorgio. Tra le strutture più moderne c’è invece il Visionarium 3D, una sala in cui potrete guardare documentari su Dolceacqua.

Uno dei prodotti tipici di Dolceacqua che dovrete assolutamente assaggiare è la michetta, una sorta di brioche con una forma che richiama quella del corpo femminile. Pensate che, ad Agosto, la michetta è la protagonista di una sagra popolare ad essa dedicata!

5. Brugnato e l’infiorata del Corpus Domini

Vicoletti di Brugnato

Il viaggio tra i migliori borghi della Liguria da visitare a Pasqua è quasi concluso. Terminiamo con un gioiello della provincia di La Spezia: Brugnato. Anch’esso è riconosciuto Bandiera Arancione ed è presente nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia: perché non dedicargli, quindi, una piacevole sosta?

Le sue origini risalgono al VII secolo, periodo in cui i monaci benedettini di San Colombano fondarono in questo luogo un monastero. Nella parte più antica del paese, che ha una particolare forma allungata, merita assolutamente una visita la Cattedrale dei Santi Pietro, Lorenzo e Colombano, edificata nel XII secolo. Si tratta di uno dei tantissimi edifici religiosi presenti a Brugnato, tra cui citiamo la Parrocchiale di Sant’Antonio Abate, la Chiesa dell’Accola e il Santuario di Nostra Signora dell’Ulivo. Poco distante dalla Cattedrale c’è il Museo Diocesano, ospitato all’interno del Palazzo Vescovile.

Centro storico di Brugnato

A richiamare turisti, cittadini e abitanti dei paesi limitrofi è la bellissima infiorata: evento che consiste nel ricreare, con i fiori sapientemente disposti sul terreno, delle immagini sacre. Un’ultima curiosità che riguarda Brugnato è l’origine del suo nome, che sembra derivare da “Brigna”, il termine dialettale che sta per “susina”.

Il prodotto tipico di Brugnato, infine, è il cavagnetto: un dolce tipico della Pasqua, dalla forma a cestino, che accoglie un uovo sodo con il guscio.