I 4 borghi del Molise da visitare a Pasqua
Cosa vedere a Pasqua in Molise? Vi proponiamo 4 incantevoli borghi da visitare nel periodo primaverile, con tante curiosità e consigli su cosa vedere
Il Molise è una regione italiana meravigliosa, ricca di storia, bellezze naturali e naturalmente borghi incantati, spesso piccoli e nascosti, molto suggestivi e affascinanti. Le vacanze di Pasqua si avvicinano e con esse la possibilità di prendersi qualche giorno di relax, lontano dalla frenesia quotidiana; quale migliore occasione per scoprire i tesori nostrani?
I borghi del Molise tra storia e cultura
Ecco qualche idea di viaggio, alla scoperta di alcuni tra i borghi più belli del Molise.
1. Bagnoli del Trigno, il borgo incastrato nella roccia
Bagnoli del Trigno è un suggestivo borgo in provincia di Isernia, appoggiato su una collina e sormontato alle spalle da uno sperone roccioso proprio tra il torrente Vella ed il fiume Trigno. Si sviluppa quindi in due livelli che vengono infatti chiamati Terra di Sotto e Terra di Sopra, collegate da viuzze che si inerpicano verso l’alto. Sono meno di mille gli abitanti rimasti in questo borgo dove il tempo sembra essersi fermato e dove la vita scorre lenta e tranquilla; un luogo pieno di pace, perfetto per chi vuole trascorrere qualche giorno di primavera, magari in occasione della Pasqua, dedicandosi a conoscere le ricchezze nascoste di questa regione, lontano dalla frenesia delle città.
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Chi si avvicina a Bagnoli del Trigno non potrà non notare il suggestivo campanile dalla cupola colorata della Chiesa di San Silvestro Papa, incastonata tra due speroni rocciosi, e nel punto più alto del paese, il Castello San Felice, una fortezza dell’XI secolo costruita per difendere il paese
Nei dintorni del borgo vengono organizzate numerose escursioni e passeggiate (una in occasione di Pasquetta, per esempio), da non perdere per gli amanti della natura.
2. Castellino del Biferno, il paese che si muove
In provincia di Campobasso sorge Castellino del Biferno un piccolo borgo di circa 500 abitanti, appoggiato su una roccia di tufo affacciata sulla Valle del Biferno. Gran parte del paese è stata danneggiata dopo il terremoto del 2002, poi ricostruita in parte; le frequenti frane e smottamenti hanno fatto sì che si guadagnasse il nome di “paese che si muove“. In realtà il borgo si compone di due parti, una delle quali costruita nei primi decenni del 1900, proprio per sfuggire all’instabilità del terreno, chiamata Castellino Nuovo.
Sono da visitare la Chiesa di San Pietro in Vincoli e la Chiesa della Madonna delle Grazie. Durante la Settimana Santa ci sono alcune celebrazioni di preparazione alla Pasqua, come la Lavanda dei Piedi del giovedì santo e la via crucis del venerdì santo, dove il paese in processione portano verso il Calvario la statua del Cristo morto e adornato di fiori. Più avanti, il lunedì di Pentecoste, si celebra invece l’importante festa delle Beata Vergine delle Grazie, in occasione della quale c’è la benedizione degli animali e l’esposizione di numerosi prodotti tipici del luogo, quali funghi gallinacci, biscotti, pastarelle e fragole di bosco.
3. Castel San Vincenzo, il borgo sul lago
Castel San Vincenzo è un meraviglioso borgo medievale di circa 500 abitanti in provincia di Isernia, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. È famoso per il Lago di Castel San Vincenzo dalle acque turchesi, dove si riflettono le Mainarde, dando origine ad uno spettacolo mozzafiato.
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Arroccato su uno sperone roccioso, questo paese dal sapore antico sorge dall’unione di due borghi, Castellone e San Vincenzo, uniti nel 1928 con l’intento di riorganizzare e rafforzare il territorio.

Da visitare l’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, La Chiesa di San Martino Vescovo e la Chiesa di Santo Stefano, mentre per gli amanti della natura, oltre al lago, sono consigliatissime le Cascate del Volturno, raggiungibili anche con escursioni organizzate.

In occasione della Pasqua, il Comune di Castel San Vincenzo distribuisce ai suoi bambini le uova di cioccolato, prodotte localmente, durante la Fiera Quaresimale e Pasquale che si tengono ogni anno.
4. Monteroduni e la Pietà Popolare
Monteroduni è un incantevole borgo medievale appoggiato su un colle alle pendici del massiccio del Matese, in provincia di Isernia. Cattura subito l’attenzione il Castello Pignatelli, posto nel punto più alto del paese e ancora pressoché intatto, sentinella a protezione della Valle del Volturno e della Piana di Venafro.
Il castello di origine longobarda è in ottimo stato di conservazione ed è sicuramente l’attrazione principale da vedere. Varcare l’ingresso dà la sensazione di immergersi in un tempo lontano; i turisti hanno la possibilità di osservare particolari come gli antichi condotti da cui si versava l’olio bollente su chi attaccava la fortezza, oppure le vecchie cisterne.
Meritano una visita anche la Chiesa di Sant’Eustachio, la Cappella dell’Addolorata e la Chiesa di San Michele. In occasione della Pasqua e della Settimana Santa, Monteroduni si avvolge di un’aura mistica grazie ai riti religiosi molto sentiti dai suoi abitanti, soprattutto in occasione della processione per la Pietà Popolare organizzata ogni anno dalle Confraternite locali.