I 4 Borghi più belli del Molise da visitare assolutamente

Martina Gargano
  • Dott. in Mediazione Linguistica

Scopri tutti i più bei borghi del Molise da visitare almeno una volta nella vita. Ecco tutti nostri consigli su cosa visitare e cosa mangiare.

I 4 Borghi più belli del Molise da visitare assolutamente

Il Molise è una regione ricchissima, nonostante le sue piccole dimensioni, ed è una terra fatta di arte, cultura, tradizioni e natura, che convivono a stretto contatto tra loro. I tesori di questa meravigliosa regione, troppo spesso dimenticata, si estendono tra mare e montagna e stupende colline, segnate dai percorsi storici e fiabeschi che collegano Puglia e Abruzzo.

Il Molise offre veri scenari mozzafiato: dalle riserve naturali alle spiagge sabbiose dal mare limpidissimo. In poche parole, un posto prezioso e sorprendente, ricco di bellezza e anche di gusto: da qui, infatti, provengono eccellenti tartufi, legumi e funghi in grande varietà.

Alla bellezza di questa meravigliosa terra si aggiungono poi delle città d’arte uniche, visitabili in un giorno e facili da raggiungere. Nel Molise, difatti, si trovano quattro tra i borghi più belli d’Italia: Fornelli, Frosolone, Oratino e Sepino.

I Borghi molisani più belli, da visitare assolutamente

Comincia il nostro viaggio alla scoperta dei 4 borghi più belli di questa regione meravigliosa e inesplorata:

  1. Fornelli
  2. Frosolone
  3. Oratino
  4. Sepino

1. Fornelli, il borgo delle torri

16719587276-dffd3fa649-k

In provincia di Isernia sorge il borgo di Fornelli, un piccolo centro ricco di storia e tradizione. Chiamata anche “Città dell’Olio”, questa meravigliosa terra è circondata da ulivi e produce un olio profumatissimo, importante per l’economia locale. Inoltre, vengono coltivati diversi legumi sulle sponde del fiume Vandra, che scorre nei paraggi.

Oltre alla gastronomia, però, il borgo conserva una cinta muraria medievale tra le meglio preservate in tutta la regione. Il centro storico è anch’esso perfettamente conservato e richiama un’atmosfera magica ferma nel tempo, che permette di godersi un meraviglioso paesaggio di campagna.

Sono presenti tre porte che consentivano l’accesso al borgo, tra cui la porta principale che un tempo era dotata di un ponte levatoio. Le altre due sono Porta Castello e Porta Nova, entrambe tanto strette da consentire solamente l’ingresso pedonale.

I luoghi di maggiore interesse sono la Chiesa Madre di San Michele Arcangelo, con un campanile del 1738 che contiene una statua di San Michele e delle tele settecentesche, e il Palazzo Baronale. Proprio quest’ultimo possiede due delle sette torri che caratterizzano questo luogo meraviglioso.

Tipici della cucina di Fornelli sono i fiori di zucchine pastellati e fritti, in dialetto chiamati sciur c coccia, e i taccunell e fasciuel, ovvero una pasta senza uova tagliata a quadratini e condita con aglio, olio e fagioli. Vale la pena di menzionare anche i dolci, come la cecrchiata, o struffoli, e r sciusc, pasta di pane e patate fritta e spolverata con zucchero.

2. Frosolone, paese di ferri e pietre

8758799626-bfaa9c5047-k

Sempre in provincia di Isernia, troviamo un altro borgo meraviglioso e suggestivo: Frosolone. Circondato da rupi, colline e boschi, questo borgo medievale offre un paesaggio davvero affascinante e bucolico. Ciò che caratterizza maggiormente questo piccolo centro è la pietra, protagonista di ogni angolo, che si sposa perfettamente con la natura circostante.

Ricco di luoghi di interesse e di storia, Frosolone ospita diversi musei e chiese. Da non perdere assolutamente è la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, del 1533, che al suo interno conserva l’opera più preziosa del borgo: un altare in legno intarsiato e adornato con nove dipinti datati tra XVI e XVII secolo.

La visita continua alla Chiesa di San Michele, il più antico luogo di culto del borgo, per proseguire poi tra stradine e portali in pietra e culminare nelle varie piazze: la piazza in largo Vittoria, con un tiglio bellissimo e imponente, e la piazza centrale Alessandro Volta, che ospita invece una meravigliosa e monumentale fontana, detta Fonte Grossa, e un monumento che ricorda le tradizioni e le origini di questo luogo meraviglioso.

Degno di nota, inoltre, è il Museo dei Ferri Taglienti, storico luogo di interesse che racconta un’antica tradizione artigianale del paese: la realizzazione di strumenti agricoli, tra cui coltelli, forbici e arnesi da taglio di diverso tipo. In Agosto, è possibile assistere alla mostra mercato delle forbici e dei coltelli, durante la quale le botteghe degli artigiani vengono aperte e viene mostrata l’antica arte dei ferri.

Poco distante da Frosolone, ai piedi del Colle dell’Orso incontriamo infine il piccolo eremo di Sant’Egidio, con una chiesetta graziosa e antichissima.

Piatto d’eccellenza della tradizione sono sagne e fagioli, anche qui protagonisti della tavola, oltre alla polenta coi cicori, la pizza di grandinie e i peperoni con baccalà.

3. Oratino, l’antico borgo del Sannio

7286810496-c3b73bcb1d-kIn provincia di Campobasso, incontriamo Oratino, un borgo di origine medievale circondato da una natura incontaminata e in cui si respira un’atmosfera magica e autentica. Con una vista mozzafiato, dai suoi 800 metri di altitudine, questo paesino regala un bellissimo paesaggio, impreziosito da valli, pascoli liberi e zone di transumanza.

Il centro storico di Oratino custodisce tutt’oggi una struttura medievale, con case antichissime e ben conservate. Chiunque passi per questo luogo, non può non fermarsi a contemplare le sue preziose meraviglie, tra cui la Chiesa di Santa Maria di Loreto e la Chiesa di Santa Maria Assunta, custodi di storia e arte. In quest’ultima, infatti, possiamo ammirare un affresco del XVIII secolo, Assunzione della Vergine, e arredi sacri preziosissimi. La Chiesa di Santa Maria di Loreto conserva, invece, esempi di arte d’intaglio del legno e due statue di gran valore: la Madonna del Rosario e quella di Sant’Antonio Abate.

È obbligatorio poi soffermarsi a guardare il Palazzo Ducale, originariamente castello fortificato del XIV secolo e oggi purtroppo proprietà privata.

Un’antica storia artigiana percorre tutto il borgo, decorandolo con balconi, portali e monumenti bellissimi e culmina nella torre medievale, emblema dell’uso sapiente della pietra locale. Poco distante dal borgo, infine, troviamo la Rocca di Oratino, con un panorama stupendo assolutamente da non perdere!

Questo borgo è inoltre patria di molte manifestazioni, la più importante delle quali si svolge il 17 Gennaio di ogni anno ed è dedicata ai legumi, prodotto tipico di questa terra.

In questi luoghi, la tradizione si fa sentire anche in tavola ed è ricca di gusto. Se passate da queste parti, non potete non provare il tipico cacio e ova con salsiccia, un composto buonissimo di formaggio e uova cotto nel sugo di salsiccia e, ovviamente, gli immancabili fagioli.

4. Sepino, borgo delle quattro porte24872623523-d949282e6f-k

Il nostro viaggio tra i borghi più belli del Molise si conclude a Sepino, situato a 700 metri di altitudine nel Parco Regionale del Matese, tra boschi e storia.

Questo magnifico borgo nacque come luogo di sosta per i pastori e le loro greggi, durante la transumanza per le vie della lana. L’impronta urbanistica del luogo è fortemente romana ed è riconoscibile dalle rovine e dalle mura intervallate da ben quattro porte.

La visita comincia da Porta Tammaro, la quale si apre su un insieme di case in pietra e casali settecenteschi, che inglobano gran parte della cinta muraria. Luogo prezioso e di spicco di Sepino è poi il teatro, edificato nel I secolo d.C. e perfettamente in armonia con l’ambiente circostante. Qui, venivano rappresentate pantomime e commedie e si potevano ospitare fino a tremila spettatori.

Proseguendo s’incontra Porta Bojano, conservata perfettamente, e sul cui esterno è possibile riconoscere un personaggio a rilievo, forse Marte, e due statue di prigionieri. Tra i tesori del borgo troviamo poi la Fontana del Grifo, il foro e la Chiesa di Santa Cristina, risalente al XII secolo. È questo forse il monumento più importante e prezioso del borgo: al suo interno, infatti, è possibile ammirare la grotta, la cappella con le reliquie della santa e un archivio storico con pergamene antichissime di inestimabile valore, oltre a diverse statue in bronzo.
Da non perdere, inoltre, sono la Chiesa di San Lorenzo e il Convento della Santissima Trinità, con un chiostro in pietra bianca e una statua di San Francesco.

Non si può poi non menzionare il sito archeologico di Sepino, testimone importantissimo della storia del borgo e del territorio circostante. Qui è ancora possibile osservare i resti della vecchia cittadina romana di Saepinum, con degli scavi egregiamente conservati.
Piccolo gioiello nascosto della zona sono infine le terme, con acque derivanti dalle sorgenti Tre Fontane e una storia antichissima da raccontare.

Anche a Sepino, il prodotto tipico è rappresentato dai legumi (fagioli, ceci e fave), oltre a formaggi, coniglio al forno e alla polenta con ragù.