Le 10 cascate più belle e alte d’Italia
Quali sono le cascate più belle e alte d'Italia e dove si trovano? Quali sono quelle da visitare in inverno e in estate, dove si può fare il bagno o una passeggiata, anche con bambini? Ecco una lista di 10 spettacolari cascate italiane con tutte le informazioni e le curiosità per conoscerle meglio
Le cascate sono tra le attrazioni più affascinanti che la natura ci offre, forse perché l’acqua, con i suoi salti nel vuoto, manifesta tutta la sua potenza e magnificenza; osservando una cascata si può avvertire un senso di pace, di completezza, come se in quel momento fossimo in grado di connetterci con l’universo stesso.
Non sorprende sapere che, tra i suoi tanti tesori, l’Italia custodisce anche delle cascate magnifiche e spettacolari: in ogni regione c’è l’imbarazzo della scelta! In questo articolo ne abbiamo selezionate alcune che ci hanno colpito per la loro possanza e bellezza e siamo certi che vi verrà una voglia incredibile di andarle a vedere! Nel frattempo vi invitiamo ad intraprendere con noi questo viaggio alla scoperta delle 10 cascate più alte e belle d’Italia.
1. Cascata dell’Acquacheta – Emilia Romagna/Toscana
Le stupende cascate dell’Acquacheta si trovano a cavallo tra la Toscana e l’Emilia Romagna, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Prendono il nome dall’omonimo torrente che, dirigendosi verso San Benedetto in Alpe, compie un salto di 70 metri giù per la parete di arenaria; un piccolo paradiso terrestre che viene citato anche da Dante nell’Inferno della Divina Commedia.
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Per raggiungere questo spettacolare salto d’acqua si possono intraprendere diversi percorsi:
- un anello di 11 chilometri, piuttosto semplice, che si percorre in circa 4 ore con partenza e arrivo nel borgo di San Benedetto in Alpe, in Emilia Romagna;
- un percorso per escursionisti più allenati, soprattutto per il dislivello, lungo circa 14 chilometri e che parte da Passo della Peschiera, passando per il Monte Lavane;
- un’escursione più impegnativa e quindi per esperti ed adeguatamente equipaggiati, lunga 13 chilometri ma con un dislivello di 1300 metri, che parte da Campigno in Toscana.
La visita alla cascata è una bellissima occasione per una giornata a contatto con la rigogliosa natura del meraviglioso Parco delle Foreste Casentinesi, un cuore verde ricco di corsi d’acqua, santuari, borghi antichi ed alberi millenari.
2. Cascate delle Marmore, Umbria
Le Cascate delle Marmore sono certamente tra le cascate più famose d’Italia, nonché tra le più alte d’Europa, con il suo salto di 165 metri. Si forma nel punto di confluenza tra il fiume Nera ed il fiume Velino, a circa 7 chilometri da Terni, in Umbria.
I salti delle Marmore sono tre, di cui il più alto di 65 metri e prendono il nome dal vicino paesello frazione di Terni, così chiamato per l’aspetto delle rocce calcaree circostanti, di aspetto marmoreo. Non tutti sanno che si tratta di cascate artificiali: le origini risalgono al III secolo a.C. quando Roma cercava di bonificare le zone paludose cambiando il corso dei fiumi; dopo numerose modifiche, si giunse all’aspetto odierno solo alla fine del 1700, mentre nel 1800 si iniziò a sfruttare l’energia prodotta dall’acqua. Essendo una cascata artificiale, l’afflusso di acqua può essere moderato dalla mano dell’uomo.
È davvero bellissimo avventurarsi tra i sentieri del parco naturale che si snodano intorno alla cascata e permettono di ammirare i suoi tuffi da diverse angolazioni, poiché ci sono più punti panoramici (tra cui uno a valle e uno a monte) da cui osservare la sua corsa. La cascata può essere vista anche da dietro, in uno speciale belvedere ricavato nella roccia e chiamato Balcone degli Innamorati; estremamente romantico! Sono moltissime le attività organizzate, ricordiamo le visite guidate, le escursione e naturalmente il rafting.
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3. Cascate del Serio, Lombardia
Le cascate del Serio sono le più alte d’Italia e si trovano in Lombardia, precisamente nella Val Seriana in provincia di Bergamo. Nascono dal fiume omonimo proprio all’inizio del suo corso, nelle Alpi Orobie; si trovano ad un’altitudine di 1750 metri e si dividono in 3 salti per un totale di 315 metri di dislivello.
Per raggiungerle c’è un bellissimo trekking che parte da Valbondione e risale verso il Rifugio Antonio Curò e dura circa 3 ore. Per gli amanti della montagna e delle escursioni è davvero un’esperienza emozionante, a contatto con la natura incontaminata in tutta la sua bellezza e potenza. Ci sono diversi percorsi che si possono intraprendere scegliendo la difficoltà; le cascate si possono visitare nel pieno della portata, in occasione delle cinque aperture ogni anno (4 domeniche ed un sabato, anche la notte); nel resto dell’anno l’afflusso d’acqua è minore e controllato dalla centrale idroelettrica.
4. Cascate di Capo Nieddu, Sardegna
Le spettacolari cascate di Capo Nieddu si trovano nel territorio di Cuglieri, sulla costa del Montiferru, tra la baia s’Archittu e e la marina di Tresnuraghes, tuffandosi con un salto di 40 metri a picco nel Mar di Sardegna. Nascono dal rio Salighes che attraversa l’altopiano di Campeda fino alla costa rocciosa. La sua portata dipende molto dall’abbondanza delle piogge, di conseguenza è preferibile visitarla in autunno e inverno.
Un punto panoramico eccezionale è certamente dal mare, in barca, dove si ammira per intero la scogliera ed il mare cristallino che la bagna, ma è possibile raggiungere la cascata anche con un’escursione organizzata da associazioni locali, per un percorso di circa 9 chilometri da fare se si è abbastanza allenati e con equipaggiamento da trekking adeguato.
5. Cascata del Catafurco, Sicilia
La meravigliosa cascata del Catafurco nasce dal torrente San Basilio che compie un salto di 30 metri all’interno del Parco dei Nebrodi, vicino a Galati Mamertino, in provincia di Messina. La cascata naturale forma un bacino di acqua cristallina e balneabile chiamato Marmitta dei Giganti, meta estiva di moltissimi visitatori che desiderano godere delle acque fresche, immersi nel rigoglioso verde del parco.
Per arrivarci si possono scegliere due percorsi:
- un sentiero sterrato di circa 4 chilometri che parte da San Basilio, lungo il quale si può vedere la Contrada Molisa, antico villaggio di pastori; è preferibile partire presto se si va nella stagione calda, perché si tratta di una passeggiata completamente al sole, non protetta dal bosco, anche se non faticosa né scoscesa;
- un anello di 11 chilometri partendo da Portella Addrichi e si ricongiunge con sentiero sterrato dopo 7 chilometri di passeggiata.
Per chi non vuole o non può fare l’escursione a piedi, ci sono comunque delle jeep navette che portano fin sotto la cascata.
6. Cascate di Lillaz, Valle d’Aosta
Le spettacolari cascate di Lillaz si trovano a 10 minuti dall’omonima frazione della Val di Cogne, in Val d’Aosta, dove il torrente Urtier compie tre salti per un tuffo di 150 metri.
Sono tanti i sentieri escursionistici che le costeggiano e permettono di ammirarle in tutta la loro bellezza, diversa nel corso dell’anno: dalla potenza dell’acqua nei mesi primaverili ed estivi al candore della neve e del ghiaccio durante la stagione fredda, quando diventa meta di arrampicate per appassionati.
C’è anche una comoda passeggiata adatta a chi viaggia con anziani o bambini, che parte direttamente dal parcheggio del paese; si intraprende quindi un percorso guidato, dove sono disposte anche diverse pietre con le differenti spiegazioni, come in una mostra geologica; dopo 10 minuti di cammino si arriva al primo salto della cascata, che è quello accessibile a tutti; per gli altri due si prosegue in un percorso adatto ad escursionisti che non siano bambini in passeggino o disabili, ma che non risulta faticoso; se avete la possibilità di farlo fino alla fine, ne vale davvero la pena, poiché in prossimità dell’ultimo salto, a 1700 metri altitudine, è stato costruito un ponticello panoramico che permette di ammirare dall’alto la cascata in tutta la sua magnificenza.
Volendo si può proseguire ancora per il sentiero, in salita, e si raggiunge la cascata Biolet, scavata nella roccia, molto bella e suggestiva.
7. Cascate di Molina, Veneto

Il Parco delle Cascate di Molina si trova nella provincia di Verona, a Fumane, sulla sponda veronese del Lago di Garda; prende il nome dal bellissimo borgo medievale di Molina, nella Valpollicella, così chiamato per i numerosi mulini che erano presenti nella cittadina.
Il vicino Parco è l’ideale per una gita a contatto con la natura incontaminata e rigogliosa, con i suoi 8 ettari di ampiezza; sono tante le attività e le escursioni che si possono fare al suo interno, tra cui una visita alle bellissime cascate. I percorsi principali sono tre:
- il Percorso Verde, molto semplice e lungo circa un chilometro, è l’ideale per chi viaggia con bambini e passeggini; chi lo intraprende visiterà la grotta della preistoria, la Cascata Nera, la Cascata Verde e la Cascata Spolverona. Lungo il percorso ci sono aree picnic dove poter sostare e riposare,.
- il Percorso Rosso, di difficoltà media, lungo circa 2,5 chilometri, che permette di visitare le Cascate dell’Orso e del Doppio Covolo, il Pozzo dell’Orso e le Cascate del Tombolo e Tombolino, oltre a quelle del Percorso Verde.
- il Percorso Nero è quello per escursionisti più esperti, è lungo circa 3,5 chilometri e permette di salire raggiungendo un punto panoramico molto suggestivo con un’ampia vista su tutta la vallata.
Alla Cascata Nera si trova l’altalena appesa su cui dondolare e bagnarsi i piedi sotto lo scroscio d’acqua. Sono numerosi gli eventi ed i festival organizzati durante l’estate al Parco delle Cascate di Molina, tra cui il Preistoria Festival a giugno, la Festa delle Cascate a Luglio e la Fiera del Miele ad Agosto.
8. Cascata del Toce, Piemonte
La spettacolare Cascata del Toce o Cascate Frua si trova nella frazione di Frua, in Val Formazza nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte. È la seconda cascata più alta d’Europa con il suo salto di 143 metri, un incredibile manifestazione della potenza della natura che si può ammirare sia in cima che a valle, in località Sotto Frua.
Formata dalle acque del Toce, vicino alle sue fonti sulle Alpi, se ne può osservare la piena portata solo in alcuni momenti tra giugno e settembre, poiché a monte della cascata si trova il Lago artificiale di Morasco, le cui acque vengono utilizzate dalle vicine centrali idroelettriche.
Nel 1863, proprio in cima alla cascata, fu costruito il noto albergo dove si dice che soggiornarono personaggi come Lord Byron, Carducci, D’Annunzio e Wagner. A valle invece si trova un suggestivo ponte di legno, sospeso nel vuoto per una parte, da cui godere di un punto di osservazione unico dei flutti della cascata.
Sono i numerosi i percorsi escursionistici che si possono intraprendere nei dintorni, alcuni a piedi, altri in mountain bike, e ne vale davvero la pena per raggiungere luoghi come il Lago di Toggia, il Lago di Castel ed il Lago del Sabbione, per ammirare questa zona in tutta la sua bellezza. D’estate inoltre, è possibile fare il bagno nelle vicine Marmitte dei Giganti, dei bacini naturali che risalgono all’ultima glaciazione. Per chi invece si reca alle cascate d’inverno, non mancano le piste da sci (c’è un complesso di ben 30 chilometri) o la possibilità di praticare sci di fondo.
9. Cascate di Rio Verde, Abruzzo
Le maestose Cascate del Verde di Borrello sono le più alte dell’Appennino e le seconde più alte d’Italia; con i tre salti raggiungono infatti un’altezza di 200 metri, dove le acque del Sangro si tuffano sulle rocce calcaree per proseguire il loro corso a valle.
Si trovano nella Riserva Naturale Regionale del comune di Borrello, un’oasi del WWF in provincia di Chieti e non lontano dal Molise, aperta tutto l’anno. Se vi recate in questa magnifica zona vi consigliamo di ritagliarvi un po’ di tempo per visitare anche Borrello, un piccolo paese circondato dalle montagne.
Ci sono diversi percorsi che si possono intraprendere nella Riserva, tra cui il Percorso Cascate che permette di ammirare i salti d’acqua da due eccezionali punti d’osservazione, scendendo 200 gradini. C’è anche il Percorso Natura, che porta ad una terrazza panoramica con vista sulla Valle del Sangro, dove c’è anche una zona ristoro. Il Percorso Vecchio Mulino invece porta alle rovine degli antichi mulini. Nella Riserva si possono fare visite guidate, escursioni a piedi, in mountain bike, attività come il birdwatching e laboratori per bambini.
10. Cascate del Marmarico, Calabria
Le spettacolari cascate del Marmarico sono, con 114 metri di altezza, le più alte dell’Appennino meridionale e si trovano nei pressi del comune di Bivongi, in provincia di Reggio Calabria. Nascono dal corso del fiume Stillaro e fanno parte del Parco Regionale delle Serre; sono annoverate tra le cascate più belle e visitate d’Italia, nonostante non sia facilissimo raggiungerle a piedi.
Da Bivongi ci sono però servizi di trasporto a pagamento con jeep che possono portarvi a 20 minuti di cammino dalla cascata; raggiungerle dopo un’escursione di quasi due ore è comunque qualcosa di appagante e rigenerante che vi consigliamo di fare, se potete! Nei mesi estivi ci si bagna nelle fresche acque del laghetto sottostante o, per i più temerari, sotto il getto sulle rocce.
Il sentiero più conosciuto che porta alle Cascate parte dal Ristorante La Vecchia Miniera e procede per una strada sterrata in salita, il cui percorso è agevolmente segnalato dalle frecce rosse apposte dalla Forestale. Ci sono altri percorsi da trekking nel Parco, ma se non siete esperti e pratici della zona è preferibile intraprendere quello più battuto e turistico.