I 7 Castelli più belli del Lazio
Quali sono i castelli più belli del Lazio? Dove sono i castelli del Lazio visitabili? Se siete appassionati di castelli e state cercando i castelli più interessanti da visitare, ecco una lista di 7 incredibili castelli del Lazio che dovete assolutamente vedere
Il Lazio è una regione meravigliosa, ricca di storia, arte e cultura. Tra i suoi numerosi monumenti troviamo anche magnifici castelli, alcuni antichi, alcuni abbandonati e ridotti in ruderi, altri ancora egregiamente conservati, rocche e fortezze che testimoniano il passato e arricchiscono il patrimonio del nostro Belpaese. In questo articolo vi invitiamo a scoprire alcuni tra i più bei castelli del Lazio, tante curiosità e informazioni su dove sono, la mappa, come raggiungerli e visitarli.
I magnifici 7 castelli del Lazio
Ecco 7 tra i castelli più belli del Lazio con la loro posizione sulla cartina:
- Castello di Giulio II (Rm)
- Castello di Torre Alfina (Vt)
- Castello di Santa Severa (Rm)
- Castello di Vicalvi (Fr)
- Castello Odescalchi (Rm)
- Castello d’Itri (Lt)
- Castello di Rocca Sinibalda (Ri)
1. Castello di Giulio II ad Ostia Antica (Roma)
Leggi anche: 10 castelli per sposarsi vicino a Roma
Il Castello di Giulio II è un castello rinascimentale che si trova nel Borgo di Ostia Antica, un importante sito archeologico dell’epoca romana molto vicino al litorale di Roma. Fu edificato nell’anno ottocento da papa Gregorio IV per proteggere le popolazioni locali dalle invasioni saracene. La costruzione del castello, esempio di architettura militare rinascimentale, fu invece voluta da Papa Giulio II nel 1483.
Nella metà del 1500 un’inondazione del Tevere invase le terre del borgo, che in poco tempo divennero paludose e malariche, subendo così un progressivo abbandono. Il Castello ebbe nel tempo funzione abitativa, di dogana e prigione, i cui detenuti furono impiegati, nel corso del 1800 a rinvenire, scavando, i reperti archeologici di epoca romana.
È possibile visitare il castello dove sono predisposti dei percorsi aperti al pubblico tutti i sabati e le domeniche.
2. Castello di Torre Alfina ad Acquapendente (Viterbo)
Le origini del magnifico Castello di Torre Alfina ad Acquapendente non sono note; la sua posizione però suggerisce che fosse una struttura difensiva strategica per la non lontana Orvieto. Quello che è certo è che uno dei suoi proprietari, Sforza Monaldeschi della Cervara, trasformò la struttura da presidio militare ad elegante residenza di campagna durante il periodo rinascimentale.
Vennero ingaggiati due personaggi di spicco per la decorazione pittorica (Cesare Nebbia) e scultorea/architettonica (Ippolito Scalza), gli stessi che si dedicarono al Duomo di Orvieto; il cortile interno e una parte del primo piano, in particolare un camino in pietra ed un ciclo di decorazioni celebrativo della casata, sono ancora oggi testimoni del loro tocco artistico.
Nel tempo il castello ha subito numerosi restauri e diversi cambi di stile, il più recente ad opera del banchiere Edoardo Cahen, che nel 1880 scelse un neogotico molto di moda in quel periodo; i lavori furono terminati da suo figlio Teofilo, che però fu costretto ad abbandonare l’Italia con la promulgazioni delle leggi razziali.
Il Castello è oggi interamente visitabile al costo di 8€ su prenotazione il fine settimana ed ospita eventi e matrimoni.
3. Castello di Santa Severa (Roma)
Il Castello di Santa Severa si trova nell’omonima località a pochi chilometri da Roma e si affaccia direttamente sul mare. Il nome celebra Severa, una martire cristiana che morì con i suoi due fratelli sotto l’imperatore Diocleziano. Dapprima presidio militare, poi nobile residenza già in epoca imperiale, la struttura prende le sembianze del castello che oggi tutti possiamo ammirare intorno al 1500. Fu di proprietà della Chiesa ed in particolare dell’Ordine del Santo Spirito che lo possedette per circa cinquecento anni.
Potrebbe interessarti: I 10 castelli più belli in Germania
I tedeschi lo occuparono durante la seconda guerra mondiale come base strategica; passato tra le strutture proprietà della Regione Lazio, dal 2014 è aperto al pubblico che può visitarlo al costo di 8€, anche con visite guidate a tutto il complesso monumentale (il Castello, il Borgo, la Torre Saracena, il Museo del Mare, l’Antiquarium di Pyrgi ed i templi dell’aera sacra). È inoltre adibito ad ostello e come struttura ricettiva per matrimoni ed eventi.
4. Castello di Vicalvi (Frosinone)
Il Castello di Vicalvi si trova nella Valle di Comino, nella Provincia di Frosinone. Risale al 1200 ed ha la peculiarità di un grande croce rossa dipinta su uno dei muri esterni, a testimonianza della sua funzione di ospedale durante il secondo conflitto mondiale. Oggi ne rimangono solo alcuni resti, che però permettono di individuare i diversi interventi subito nel corso del tempo.
Il castello ha una pianta poligonale ed è costruito su un’altura rocciosa a circa 600 metri da terra. All’interno sono ancora visibili alcuni affreschi in qualche stanza e nella Cappella, mentre dalle mura di cinta si gode uno scorcio panoramico davvero suggestivo sulla vallata circostante, sui boschi e le montagne e sul borgo di Vicalvi.
Appartenne dapprima ai monaci di Montecassino, fino al 1400, poi alla famiglia d’Aquino, che costruì un secondo anello murario. Dopo di loro venne posseduto dai Cantelmo, che nel tempo lo abbandonarono all’usura, preferendogli il non lontano Castello di Alvito.
Secondo alcune leggende ci sarebbero stare alcune apparizioni del fantasma di Aleandra Maddaloni, una cortigiana che abitò nel Castello nel 1700 e che venne murata viva in una delle torri per i numerosi tradimenti durante le assenze del marito.
A causa del pericolo di crolli, il Castello è stato recentemente chiuso al pubblico ed è visitabile solo esternamente.
5. Castello Odescalchi sul Lago di Bracciano (Roma)
Il Castello Odescalchi sorge sulle sponde del Lago di Bracciano, a pochi chilometri da Roma, ed è una splendida testimonianza del rinascimento italiano ed europeo.
La sua costruzione, ad opera dell’architetto Francesco di Giorgio Martini, iniziò nel 1470 per volere di Napoleone Orsini e terminò nel 1485. La famiglia Orsini diede grande lustro al castello, dedicandosi costantemente al suo miglioramento ed abbellimento. Nel 1679 passò alla famiglia Odescalchi con cui raggiunse il massimo splendore, anche grazie al papato dei uno dei membri (Papa Innocenzo XI), il cui nipote Livio venne nominato Principe del Sacro Romano Impero sotto gli Asburgo.
Il Castello oggi è gestito dalla Fondazione Livio IV Odescalchi ed è visitabile durante tutto l’anno per visite guidate e gite scolastiche, ma anche come suggestiva location per matrimoni, eventi e congressi.
6. Castello d’Itri (Latina)
Il Castello medievale d’Itri si trova nella provincia di Latina, sul colle Sant’Angelo.
La struttura completa che possiamo osservare ancora oggi risale alle costruzioni ultimate nel secolo XIII ad opera della famiglia Caetani: si compone di una parte abitativa centrale, affiancata da una torre quadrata ed una poligonale, una piazza, un camminamento e una terza torre. La terza torre prende il nome di “Torre del coccodrillo“, poiché si dice che fosse un torrione riempito d’acqua dove venivano gettati i prigionieri in pasto ad un terribile coccodrillo.
Successivamente divenne roccaforte di alcuni briganti, che approfittarono della sua posizione di confine tra lo Stato Pontificio ed il Regno dei Borboni, mentre in occasione della Prima Guerra Mondiale tornò nuovamente ad essere presidio militare. Proprio in questo periodo subì ingenti danni a seguito dei bombardamenti e rimase in rovina fino al 1970, anno in cui passò al Comune di Itri e venne finalmente restaurato.
Oggi è possibile visitarlo al costo di 5€ per ammirare la piazza d’armi, il muro di cinta e le belle torri, oltre che l’interno dove sono disponibili visite guidate. Da non perdere il panorama visibile dalla terrazza superiore, davvero mozzafiato. Il Castello ospita inoltre eventi, mostre e mercatini di vario genere.
7. Castello di Rocca Sinibalda (Rieti)
Il Castello di Rocca Sinibalda si trova nella provincia di Rieti e fu costruito intorno all’anno mille, come altre strutture circostanti, per proteggere le popolazioni dalle incursioni barbariche. Si tratta di una costruzione imponente che assunse nel tempo la duplice funzione di roccaforte militare e di dimora nobiliare.
Il momento di massimo splendore fu raggiunto quando il castello divenne la residenza del Cardinale Alessandro Cesarini, che lo apprezza per la poca distanza da Roma che gli offre al tempo stesso una dimora solida e sicura dagli attacchi ma anche palazzo rinascimentale signorile e confortevole.
Il progetto del Castello è molto singolare ed è tutt’ora conservato agli Uffizi di Firenze: è formato da un edificio centrale, in alto su uno sperone roccioso, e una parte anteriore e una posteriore, maggiormente esposte e destinate alla difesa della roccaforte; un disegno che ricorda un’aquila dalle ali spiegate e che risulta essere proprio nello stemma della casata.
Sono numerosi i preziosi affreschi del Cinquecento che abbelliscono gli interni del castello, così come le collezioni sia antiche che moderne, sia nostrane che straniere.
Vale la pena visitare questo maestoso monumento, oggi meta di visite turistiche (su prenotazione) ma anche di particolari soggiorni dotati di ogni comfort in splendide stanze e attività per gli ospiti, tra cui cavallo, biking e trekking. Il Castello ospita anche eventi e feste private.